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Agenda dai contenuti transessuali per gli allievi di quinta elementare ticinesi

Agenda scolastica LGBTIQ ticinese turba allievi di quinta elementare: «Ognuno ha il diritto di essere la persona che si sente di essere.»

Ha suscitato scalpore in Canton Ticino la prevista distribuzione ad allieve e allievi di quinta elementare di un’agenda dai contenuti ideologici LGBTIQ. La distribuzione della controversa agenda era programmata per l’inizio del nuovo anno scolastico. Immagini, testi e collegamenti ipertestuali indottrinano ragazze e ragazzi e spiegano loro che si può persino «scegliere e cambiare» il proprio sesso.

L’agenda scolastica, che doveva essere distribuita in tutte le scuole del cantone all’inizio del muovo anno scolastico, è stata realizzata con soldi pubblici, promuove l’ideologia gender e la sessualizzazione precoce, e contiene vari altri contenuti problematici. Le proteste non si sono fatte attendere.

HelvEthica Ticino, un partito nuovo sulla scena politica del cantone, ha messo in guardia dall’agenda scolastica per mezzo di un comunicato stampa. Rina Ceppi-Bettosini, candidata del partito al Consiglio nazionale e nota all’Associazione Iniziativa di protezione, durante la conferenza stampa1 per il lancio della corsa alle camere federali ha
esplicitamente messo in guardia dalle infiltrazioni ideologiche gender e dalla sessualizzazione precoce che contaminano il sistema educativo del Cantone.

Anche altri partiti (UDF, UDC e LEGA) hanno chiesto alla ex Consigliera agli Stati socialista Marina Carobbio Guscetti, direttrice del Dipartimento educazione cultura e sport (DECS2), di sospendere la distribuzione dell’agenda, i cui contenuti costituirebbero un lavaggio del cervello ideologico e creerebbero confusione sul genere, dato che in realtà non esiste un «terzo sesso». Le proteste non sono state del tutto invano: infatti vari comuni del cantone hanno deciso di non distribuire la contestata agenda o di metterla disposizione dei genitori se richiesta.

La reazione pubblica alla controversa agenda scolastica, che sembra volere imporre la «fluidità di genere» a ragazze e ragazzi, se non altro ha dimostrato una cosa: qualcuno deve alzarsi e dire forte e chiaro: «Il re è nudo!».

Ci sono altri modi per sostenere i giovani nella ricerca della loro identità personale e di genere. Sfruttare il disagio
di alcuni pochi adolescenti per imporre alla stragrande maggioranza una pericolosa ideologia sessuale non fa però altro che generare confusione e nuocere alla salute.

1 Conferenza stampa del 22 agosto 2023 (video): Contributo di Ceppi-Bettosini: helvethica-ticino.ch/elezioni-federali-2023-programma-politico-22-08-2023/ (da 1:17:10) / www.chiassotv.ch
2 DECS: Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport