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L’attività prediletta del male: corrompere i bambini innocenti

Del Prof. David Engels

Lo storico e pubblicista belga Prof. Dr. David Engels scrive in esclusiva in questo numero di «Iniziativa di protezione – Attualità» sui retroscena intellettuali della «moderna» educazione sessuale.

Che si tratti dell’apertura dei Giochi del Commonwealth o dei Giochi Olimpici, dell’ultima edizione dell’Eurovision Song Contest, dell’opera «Sancta», delle opere dell’acclamata artista Marina Abramović o del recente spettacolo di strada a Tolosa «La porte des ténèbres», non passa mese senza che il pubblico si trovi confrontato a temi «artistici» che deridono la fede cristiana o alludono apertamente a contenuti satanici, trovando poi, curiosamente, l’elogio dei media, delle istituzioni educative e delle élite politiche.

Il male sta nell’uomo
L’apocalisse, il vitello d’oro, l’esaltazione della violenza, le distorsioni blasfeme della vita di Cristo, i demoni antichi o dell’Antico Testamento, la banalizzazione di pratiche sessuali innaturali, la glorificazione del diavolo, e nel mezzo, a volte in veste di spettatori, a volte di attori, ma comunque sempre forzati dalle autorità di turno, i bambini. Cosa sta succedendo?

Il male è insito nella natura umana stessa, e la tentazione di fare del diabolico «non serviam»* anche il motto della propria vita è vecchia tanto quanto la storia stessa, risalendo al primo uomo che fece cattivo uso della sua divina capacità di libero arbitrio. Tuttavia, l’onnipresenza del male non deve offuscare la nostra consapevolezza del fatto che, al di là della ricorrente inclinazione all’antidivino, vi siano fasi storiche contraddistinte da una maggiore o minore intensità di tale propensione.

Un cambiamento radicale a partire dal XVI secolo
Senza voler sminuire le tante testimonianze di fede, speranza e amore nel mondo di oggi, bisogna ammettere che raramente nella storia del mondo occidentale abbiamo assistito a una presenza tale di simboli che possono essere descritti solo come «satanici». Questi simboli vanno di pari passo con la banalizzazione di comportamenti che possono essere intesi solo come una consapevole e radicale inversione di tutto ciò che ha contraddistinto la nostra civilizzazione per secoli, se non millenni.

Le ragioni sono ovvie: al più tardi a partire dal XVI secolo si stava delineando una svolta radicale che ha portato a sostituire Dio con l’uomo, l’interiorità con l’espansione, la tradizione con la ragione – un «umanesimo» che nel corso del tempo ha assunto sempre più vita propria e, con la scomparsa degli ultimi residui di tradizione e decenza, ha prodotto lo spirito «woke»* che oggi domina l’Occidente. Uno spirito suppostamente laico e ateo, che si caratterizza de facto per lo stesso autocompiacimento che sta alla base del diabolico. Non c’è quindi da meravigliarsi se il linguaggio formale del satanismo, compreso il fascino per tutto ciò che è tradizionalmente proibito, si faccia sempre più strada in quella che solo in apparenza è una «moderna» ideologia e manifesti una crescente concomitanza tra modernismo e satanismo, un aspetto da sempre intrinseco nel cosiddetto «illuminismo» e nella sua consapevole idealizzazione di Prometeo* e Lucifero, i veri eroi di quel movimento.

La predilezione del male: pervertire i bambini
Non c’è quindi da meravigliarsi che questo programma antidivino sia già arrivato nelle scuole, anzi, che le scuole siano diventate il vero campo di battaglia di questo conflitto. Si tratta di nient’altro che della tanto invocata «sovranità sull’educazione dei bambini», e questo in un momento in cui gli ultimi residui della tradizione occidentale e della fede cristiana sono quasi completamente scomparsi. L’obiettivo di questo programma, perciò, è non solo rovinare l’innocenza dei bambini – da sempre una delle predilezioni del male – ma anche creare «un uomo nuovo», che dovrebbe staccarsi da ogni trascendenza e perdersi completamente nel paradosso della modernità, da un lato riducendosi a nulla più che un animale, dall’altro perseguendo però innaturali fantasie di megalomaniacale* onnipotenza. L’insaziabile desiderio dell’uomo di verità, bontà e bellezza viene stravolto fino all’irriconoscibilità dalle più svariate ideologie «trans», degenerando in incubi di immortalità digitale, nella manipolazione eugenetica, nell’ibridazione tra uomo e macchina e nella tragica negazione della sessualità naturale per sfociare infine in una realtà completamente distopica*.

Appello a tutti ad opporsi
Diventa perciò più importante che mai opporsi – negli asili nido, nei vari ordini di scuola, a casa, sul lavoro, in pubblico, nelle chiese e nella cerchia familiare. Opporsi alla banalizzazione del male minimizzandolo, guardando dall’altra parte o riferendosi al «progresso», se non addirittura alla «scienza». Opporsi alla perversione dei bambini abituandoli, già in tenera età, ad una sessualità abnorme, alla blasfemia e all’odio di sé. Opporsi alla crescente trasformazione del mondo in una miscela di Sodoma e Babele, con all’orizzonte una fine analogamente spettrale a quella toccata ai suoi predecessori biblici. Perché è esattamente questa l’intenzione del Maligno: dimostrare che la creatura di Dio non soddisfa le speranze riposte in lei e che perciò il Maligno, rifiutando di adorarla, aveva ragione. Ciò che il Maligno vuole non è raggiungere una nuova stabilità antitetica a Dio, bensì il naufragio dell’umanità. Impedire tutto ciò non è solo una lotta pubblica, ma soprattutto una lotta che si svolge nella sfera privata – alla quale nessuno può sottrarsi, per quanto difficoltosa possa essere la sua personale condizione economica o sociale.

*SPIEGAZIONE DELLE PAROLE:

Non serviam: (latino: ‘non servirò’) è una frase generalmente attribuita a Lucifero.

Ideologia woke: originariamente utilizzata per attirare l’attenzione sulla discriminazione razziale, oggi indica linguaggio e comportamenti corretti nell’area politica di sinistra.

Prometeo: figura della mitologia greca. In quanto Titano, è soggetto a Zeus, padre degli dèi. A causa della sua disobbedienza, per ordine di Zeus viene incatenato ed esiliato nelle desolate montagne del Caucaso.

Megalomania: mania di grandezza, perdita di contatto con la realtà.

Distopia: desolazione, luogo triste e spoglio. La distopia è l’opposto di dell’utopia, che punta ad un futuro radioso e pacifico.