Bandiera arcobaleno: emarginante e totalitaria

Issare la bandiera arcobaleno sugli edifici pubblici non è una questione marginale, poiché colpisce lo stato di diritto «nella sua essenza», afferma l’ex presidente dell’Ufficio federale tedesco per la protezione della Costituzione Hans Georg Maassen. Si profila all’orizzonte la minaccia di un nuovo socialismo «woke», mentre cresce al contempo l’opposizione a livello internazionale. L’Associazione Iniziativa di protezione invita i lettori e i suoi membri a documentare e segnalare quando lo Stato espone questa bandiera.

È stato uno degli ultimi atti ufficiali dell’allora ministra dell’interno tedesca Nancy Faeser: da metà aprile 2025, è permesso esporre sugli edifici della Repubblica federale di Germania sia la bandiera tedesca che quella arcobaleno. Feroci le discussioni scaturite, sconfinate anche in Svizzera. Sulla Weltwoche, l’ex presidente dell’Ufficio per la protezione della Costituzione esprime una severa critica di principio nei confronti dell’azione intrapresa dallo Stato tedesco.

Il decreto issabandiera di Faeser non è una questione marginale sulla quale sorvolare con un’alzata di spalle, sottolinea Maassen, poiché «colpisce l’essenza dello stato di diritto democratico». Le azioni di uno Stato dovrebbero infatti essere «imparziali e rispettare lo stato di diritto».

«La bandiera arcobaleno non è una ‹bandiera politicamente innocente›, ma è divenuta il simbolo di una fanatica ideologia ‹woke›.»

Simbolo di una fanatica ideologia woke

Ma è proprio qui che sta il problema. «Esporre bandiere o simboli di partiti, sindacati o movimenti privati è incompatibile con il principio di neutralità dello Stato, Stato che altrimenti darebbe l’impressione di rappresentare gli interessi di un partito politico o di un’ideologia, escludendo chi non vi si riconosce», scrive Maassen.

La bandiera arcobaleno non è una «bandiera politicamente innocente», ma è divenuta il simbolo di un’ideologia «woke» radicale (vedi riquadro), che mira a trasformare la democrazia liberale in una sorta di nuovo socialismo, in cui politici «illuminati» dettano ai cittadini non ancora «woke» le regole di vita.

«Questa pericolosa ideologia gender e transgender è promossa anche dall’Unione europea nella persona dalla Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen.»

Perciò, secondo Maassen: «Uno Stato che espone la bandiera di un’ideologia sui propri edifici ufficiali prende posizione a favore di essa, escludendo simbolicamente i cittadini che la rifiutano.»

Questa pericolosa ideologia gender e transgender è promossa non solo dallo Stato tedesco, ma anche dall’Unione europea, nella persona dalla Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen.

Ideologia woke

L’ideologia woke è una corrente di pensiero dottrinaria che mira a controllare il discorso pubblico. In concreto, termini e concetti di uso comune sono reinterpretati in chiave ideologica, producendo anche divieti linguistici. Le persone «woke» abbracciano un’ideologia dai tratti comunisti, che riduce i rapporti sociali a una dicotomia tra oppressori e oppressi. Porta d’ingresso dell’indottrinamento woke sono, ad esempio, temi come l’antirazzismo o il gender. Chi si oppone a questa rivoluzione woke, difende alti valori democratici quali la libertà di fede e di opinione (Gerfried Ambrosch, NZZ).

L’obiettivo: sotto le spoglie della «antidiscriminazione» e della rivendicazione di «giustizia sociale», il nostro ordine sociale liberale, basato sui valori della civiltà cristiana-occidentale, andrebbe combattuto a tutti i livelli per essere sostituito da un’utopia socialista.

Hans-Georg Maassen,
ex presidente dell’Ufficio federale per la protezione della Costituzione

Le persone «woke» abbracciano un’ideologia dai tratti comunisti.

Ritorno allo stato di diritto e alla ragione

Ad ogni buon conto, proprio la collega di partito di von der Leyen (CDU) Julia Klöckner, attuale presidente del Bundestag, ha vietato l’esposizione della bandiera arcobaleno sull’edificio del Reichstag in occasione del Christopher Street Day. Lo Stato deve «rimanere politicamente neutrale», è quanto scrive anche la «Neue Zürcher Zeitung». Solo così è possibile garantire la libertà.

Appello ai nostri lettori!

Avete visto una bandiera arcobaleno sventolare dai pennoni di un edificio ufficiale del comune, del cantone o della confederazione? Vi preghiamo di scattare una foto e inviarcela, indicando data e luogo. L’Associazione Iniziativa di protezione raccoglie e documenta questi casi, riservandosi il diritto di intraprendere azioni legali per proteggere lo Stato di diritto e in particolare i bambini.