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Manuale pornografico per dodicenni? I responsabili chiamati a risponderne!

L’opuscolo «Hey You» concepito per ragazzi e ragazze a partire da 12 anni è un manuale pornografico. E capita che sia distribuito anche a scuola, sotto gli occhi compiacenti dei direttori della pubblica educazione. L’Associazione Iniziativa di protezione intraprende ora azioni legali.

Grazie al nostro impegno e a un intervento in Consiglio nazionale del nostro membro di comitato Verena Herzog, il contenuto scandaloso dell’opuscolo «Hey You» è diventato di dominio pubblico. L’opuscolo, spacciato per «educazione sessuale», è a tutti gli effetti un manuale pornografico, come osserva la «Neue Zürcher Zeitung» (NZZ). Incoraggia bambini e adolescenti all’uso di dighe dentali, dildo con cintura, tappi anali ed altri giocattoli erotici. Vi sono pure dei media che hanno trattato il tema in modo assai critico.

Visto niente, sentito niente, detto niente!

E cosa fanno i responsabili dell’educazione? L’Associazione Iniziativa di protezione ha scritto una lettera a tutti i direttori cantonali dell’educazione e a Silvia Steiner, la presidente della Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione (CPDE), invitandoli a impedire l’utilizzo di questo manuale pornografico per ragazzi e ragazze dai 12 anni in sù nelle scuole. Le risposte sono state tra l’evasivo e la giustificazione. Si rimanda, ad esempio, al fatto che l’opuscolo in questione non figura nell’elenco cantonale dei materiali didattici. Il che non significa tuttavia che i docenti non possano distribuire l’opuscolo «Hey You» ad allieve ed allievi.

Il tono delle risposte è suppergiù questo: «Hey You» è un opuscolo che si basa sulle conoscenze di esperti e ha lo scopo di informare gli allievi. Anche il Consiglio federale rimane evasivo nel rispondere alle domande più pressanti dell’interpellanza di Verena Herzog.

Si rafforza così l’impressione che i responsabili non prendano nemmeno posizione sui contenuti altamente problematici dell’opuscolo, preferendo nascondersi dietro a risposte formali. Il Consiglio federale passa la patata bollente ai cantoni, i direttori cantonali dell’educazione ai docenti, e i docenti agli esperti esterni. E quest’ultimi sono i portavoce del cartello della sessualizzazione precoce.

I metodi del grooming pedofilo

L’intervento delle autorità è urgente, come spiega il professor Jakob Pastötter, sessuologo rinomato a livello internazionale. Il pornomanuale «Hey you» non è affatto consono all’età e la fascia di età tra i 12 e i 18 anni è troppo ampia. L’opuscolo di Salute sessuale Svizzera apre le porte all’abuso sessuale. Secondo Pastötter, il contenuto di «Hey You» è basato sul cosiddetto «grooming», vale a dire, il tipo di approccio mirato messo in atto dai pedofili per avvicinare bambini e adolescenti. Potete scaricare il parere del professor Pastötter su «Hey You» qui: www.iniziativa-di-protezione.ch/media/scaricamento/

Da tutto ciò consegue che i docenti che consegnano l’opuscolo agli allievi mettono i panni di seduttori sessuali. Un fatto grave, che ha spinto l’Associazione Iniziativa di protezione a sporgere denuncia contro gli editori.

Denuncia contro gli editori

È insostenibile e semplicemente scandaloso che un manuale pornografico finanziato con il denaro dei contribuenti venga prodotto in grande tiratura per essere distribuito a bambini e adolescenti, e ciò persino nelle scuole. L’Associazione Iniziativa di protezione si impegna per una crescita sana dei nostri figli e promuove pertanto anche azioni legali contro i responsabili della pubblicazione.

Da un lato, l’Associazione denuncia gli editori («Salute sessuale Svizzera») e i redattori responsabili, facendo riferimento in particolare all’articolo «Atti sessuali con fanciulli (art. 187 cpv. 1 CP). È importante notare in proposito che il reato contemplato è quello del cosiddetto crimine astratto di messa in pericolo, punibile in virtù del danno che potrebbe causare, anche se il danno in sé non si è prodotto. Infatti, si tratta di tutelare, senza interferenze, lo sviluppo psico-emotivo e sessuale dei minori. Un bene di interesse giuridico preponderante secondo la giurisprudenza federale.

Non solo sono vietati gli atti sessuali con fanciulli, ma anche l’incitamento a compierli. Che è esattamente ciò che fa l’opuscolo «Hey You» incoraggiando minori di 12 anni a sperimentare la loro sessualità «provando piacere» e a trovare ispirazione con l’uso di giocattoli erotici. Il manuale pornografico non lesina nemmeno istruzioni dettagliate su come usare questi giocattoli!

Niente soldi pubblici per l’abuso sui minori!

Il culmine di questo esplicito incitamento a compiere attività sessuali è raggiunto con i riferimenti pubblicati nel capitolo «Scegliere i media con cognizione di causa», che rimandano a siti Internet e canali social dove si possono anche trovare descrizioni di pratiche perverse come il «rimming» (leccamento dell’ano) e vengono offerti workshop erotici e corsi di «bondage». Così facendo, si attirano dei minori a partire dai 12 anni a eventi con un background sessuale, dove inevitabilmente entrano in contatto con degli adulti.

Procedimento amministrativo nei confronti dell’UFSP

Oltre a sporgere denuncia, l’Associazione Iniziativa di protezione intende combattere questa follia anche sul piano del diritto amministrativo. Per questo motivo ha presentato, all Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), una domanda per l’emanazione di una decisione impugnabile. Questo in virtù del fatto che l’UFSP finanzia con il denaro dei contribuenti la Fondazione «Salute Sessuale Svizzera», editrice dell’opuscolo pornografico. È inaccettabile che i genitori siano chiamati alla cassa per finanziare pubblicazioni che ostacolano uno sviluppo sano dei loro figli, li danneggi in modo irreparabile o li esponga addirittura al rischio di subire abusi.

Quando questi procedimenti giudiziari, così necessari, entreranno nel vivo, l’Associazione Iniziativa di protezione dovrà poter contare anche sul sostegno di numerosi sostenitori e sostenitrici.